“Storie di uomini e di bestie”

Giacomo Eva in scena come un moderno Esopo

Al teatro Grandinetti è stato ospite della stagione teatrale 2024/2025 di Vacantiandu il giovane cantautore calabrese Giacomo Eva. L’artista è stato tra i protagonisti di Amici e X Factor, ha scritto per cantanti del calibro di Francesco Renga e alcuni suoi testi hanno calcato il palco del Festival di Sanremo. Ad un certo punto, però, ha deciso di sfilarsi dall’ esposizione mediatica e inseguire qualcosa di più profondo: la propria identità artistica. La propria verità.

Nasce così il suo progetto. Nasce “Storie di uomini e di bestie”. Un atto di coraggio artistico. Un ritorno alle origini, un viaggio musicale e narrativo che si muove tra mito e memoria, in un equilibrio costante tra la bellezza e la vertigine.

Sulla scena, il cantautore calabrese – giovanissimo e già portatore di una scrittura matura, autentica, profondamente sua – intreccia brani inediti, racconti tratti dal suo personale “libro di storie” e omaggi emozionanti a due titani della musica italiana: Lucio Battisti e Domenico Modugno. C’è una voce che scava e ricompone, una musica che batte un ritmo popolare e allo stesso tempo sofisticato. A sostenere questa traversata, una ciurma d’eccellenza: Danilo Perri (percussioni), Patrizio Sacco (basso), Marco Passarelli (chitarre), Roberto Bozzo (bouzouki e mandolino), Paolo Presta (fisarmonica), Mario Greco (fiati). Sei musicisti, sei anime che costruiscono una trama sonora ipnotica e potente, tra strumenti mistici e richiami tribali, processioni arcaiche e amori dannati. Alle loro spalle, uno schermo proietta visioni suggestive, creando un gioco di luci, parole e musica che avvolge lo spettatore. È un rito scenico che attraversa epoche e simboli: una ninna nanna per adulti, ché anche noi abbiamo bisogno di essere cullati, una canzone nata da una fiaba di Esopo, dove “farsi agnello” diventa atto d’amore verso se stessi, imparare ad amare le proprie fragilità. E poi l’Abbracciavento, personaggio poetico e struggente che vive tra le pieghe del racconto e i silenzi sospesi della voce di Eva.

Lui, che ama spulciare nelle vecchie leggende degli “altri”, racconta che c’è un’ora, nella tradizione irlandese, in cui non si distingue più il lupo dal cane. È il crepuscolo dell’identità, l’istante in cui tutto è mescolanza, confine sottile. E diventa canzone. Canzone per narrare le contraddizioni della sua terra, della sua Calabria.

Non aspettatevi un concerto. È qualcosa che va oltre. È cantautorato puro, che parla al cuore e all’anima senza filtri. È un sogno ad occhi aperti che ha il sapore della terra.

Con “Storie di uomini e di bestie”, Giacomo Eva firma un’esperienza artistica potente, umanissima, un teatro-canzone che diventa catarsi.

Lo spettacolo è inserito nel Progetto “Vacantiandu 2024” finanziato nell’ambito degli Eventi di promozione culturale 2024 Pac 2014/2020 Azione 6.8.3 della Regione Calabria con la direzione artistica di Nico Morelli ed Ercole Palmieri.

Foto di Emanuela Stella

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *