Chiara Francini chiude la stagione Vacantiandu

Applausi al Teatro Grandinetti per “Forte e Chiara”

Con “Forte e Chiara”, Chiara Francini firma la chiusura della stagione teatrale Vacantiandu 2024/2025 al Teatro Grandinetti. Uno spettacolo personale e universale, dove la parola messa in scena si fa forza e fragilità, lontana da ogni retorica.

La sua entrata in sala, tra la platea, ha subito un impatto complice con il numeroso pubblico. Raggiunge il palco sfoderando la sua vulcanica personalità. Il suo one woman show è una marcia leggera ma decisa, punteggiata di sarcasmo e dolcezza. In un monologo sincero e tagliente, l’attrice toscana attraversa le tappe della propria esistenza, l’infanzia in provincia, la costruzione dell’identità femminile, i sogni di palcoscenico, l’amore e i suoi inciampi, la maternità desiderata, negata, fraintesa. Tutto è raccontato con quella cifra stilistica che è il suo marchio: una comicità colta, dissacrante, ma profondamente umana.

Con verve millimetrica e lirismo improvviso, smonta il cliché della donna “compiuta” solo se madre, solo se devota, solo se conforme.

“Non sono madre. Ma amo. Curo. Creo. Genero parole, senso, vita. Questo basta? A me sì.”

Il cuore dello spettacolo è un inno alla fragilità, una fragilità che diventa punto di forza, all’imperfezione come valore, all’umorismo come atto politico.

Il racconto non è mai autoreferenziale è un viaggio condiviso. Si ride, ci si riconosce, si riflette. Il pubblico – partecipe, coinvolto, emozionato – risponde con applausi sentiti e grande attenzione.

Accanto a lei, il Maestro Francesco Leineri, raffinato compositore, crea dal vivo una colonna sonora che accompagna con le sue musiche originali, imprevedibili ed evocative, il racconto, e ne amplificano le sfumature, trasformandosi in un vero e proprio contrappunto drammaturgico.

Temi come la realizzazione personale, la carriera costruita tra porte chiuse e sogni troppo larghi per certe stanze, si intrecciano in un flusso narrativo che non cerca consenso, ma condivisione. E il pubblico – attento, empatico, riflessivo – risponde con risate piene, silenzi sospesi e sinceri applausi.

La chiusura della stagione Vacantiandu non poteva che essere così: uno spettacolo che rompe i confini tra palco e platea e che ti fa uscire con il cuore più leggero.

Lo spettacolo è inserito nel Progetto “Vacantiandu 2024” finanziato nell’ambito degli Eventi di promozione culturale 2024 Pac 2014/2020 Azione 6.8.3 della Regione Calabria con la direzione artistica di Nico Morelli ed Ercole Palmieri.

foto di Vacantiandu

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