Attraversando venticinque secoli di storia
Prosegue la stagione teatrale dei Vacantusi con il reading musicale di e con Max Mazzotta, andato in scena al Teatro Grandinetti. L’opera, I Cavalieri di Aristofane, è stata da Mazzotta rivisitata e riscritta ed eseguita con l’accompagnamento musicale dal vivo di Antonio Belmonte.
Attraversando venticinque secoli di storia, la versione in salsa “Magna Graecia” della commedia dell’autore dell’età di Pericle, tenendo un ritmo incalzante, accompagnato da una musica onomatopeica delle parole dette in prosa, Max Mazzotta ha compiuto una raffinata operazione culturale che è riuscita a tenere incollato alla sedia lo spettatore.
Il realismo inconfondibile della commedia antica è stato trasfuso nella rappresentazione di un tipico scenario elettorale nostrano, che, ripercorso nella trama ateniese, si è rivelato come un topos senza tempo. Max Mazzotta si è cimentato in un reading costruito su dialoghi che ha impersonato dando lui stesso una diversa voce a ciascuno dei protagonisti della storia, che sono comparsi come figure definite e tratteggiate secondo la loro emblematica natura.
Le note musicali usate come un evidenziatore hanno guidato gli spettatori nell’intreccio, instradandoli ad una visione ordinata dell’opera.
La voluta rievocazione sul palco di scene ed atteggiamenti che rimandavano immediatamente alla concreta esperienza di vita di ciascuno degli spettatori e dunque alla vita dei cittadini, ha ricreato sulla scena l’ambiente teatrale del tempo di Aristofane, dove il pubblico immediatamente capiva a chi e a cosa la commedia si riferisse.
Il pubblico si è da subito immedesimato nell’opera alla quale ha tributato meritati applausi.
foto di Vacantiandu
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