Antonio Grosso, attore-autore, squadra che vince non si cambia dopo “Minchia signor tenente” in “Una compagnia di pazzi” ha mantenuto la stessa squadra?”

“Si, bene o male siamo gli stessi attori, qualcuno è cambiato, qualcuno si è fatto troppo vecchio, è uno spettacolo che ci ha portato così tanta fortuna che abbiamo riprosposto quasi lo stesso cast e siamo al terzo anno di repliche e quindi non ci possiamo lamentare”

Monicelli ci ha insegnato l’ilarità cattiva

“Una compagnia di pazzi” parla di razionalità, libertà o follia?

“Probabilmente ci sono tutte e tre le cose e c’è anche tanta poesia ed ilarità è ciò che Mionicelli ci ha insegnato, quella ilarità cattiva, quella comicità vera, da quella verità da cui scaturisce sempre un dramma, una tragedia, una follia, tutto ciò che rende partecipe l’uomo nella vita quotidiana. In questo spettacolo abbiamo cercato di inserire tutti questi elementi, dicendoli così forse sono un po’ troppi ma se gli dai il giusto equilibrio il troppo diventa giusto”

Il teatro è una grande mamma

In un momento in cui va di moda il “one man show” ritrovare sul palco una compagnia da beneficio al teatro?

“I “One man show” se li possono permettere due categorie: i comici o i personaggi famossissimi che hanno voglia di raccontare la loro vita. E’ una forma di teatro, è una grande mamma il teatro, una grande democrazia, ognuno si esprime come vuole. Noi ci esprimiamo così cercando di riportare la tradizione e cercando di portare i nostri pensieri i nostri modi innovativi di fare teatro ed anche la nostra originalità. Io non me la sento di criticare chi si presenta da solo sul palco perchè anche quello è un modo di fare teatro, non è il nostro modo ma questo non vuol dire che il nostro modo è migliore degli altri e viceversa, è il teatro e come ho detto è una grande mamma accoglie tutti”

La violenza distrugge l’anima di una società

“Recentemente ha voluto dedicare il suo lavoro a Masha Amini, martire iraniana, ogni settimana purtroppo si potrebbe trovare un nome a cui dedicare lo spettacolo…”

“La violenza su Masha Amidi è stata una violenza fisica che oggi è inconcepibile per quanto ogni religione o cultura abbia le proprie regole ma c’è un aregola fondamentale che è quella della libertà che dovrebbe essere insita in ogni cultura e poi le violenze non sono soltanto fisiche ma esistono anche quelle verbali, psicologiche. Pochi giorni fa c’è stata la giornata contro la violenza sulle donne ma ci sono tantissime cose da dover ricordare e proprio ogni volta che accade una violenza si va a distruggere l’animo umano si va a distruggere quella che è l’anima di una società”

La pazzia d’amore non muore mai

Mi da un titolo di giornale per riassumere il suo spettacolo?

“Beh…aspetta…mi hai messo in difficoltà, lasciando stare una compagnia di pazzi naturalmente…non voglio autocelebrarmi e non voglio mettere Antonio Grosso…uhm…potremmo dire: la pazzia d’amore non muore mai, ecco!”

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